Esiste un’arte antica che si tramanda di generazione in generazione: la produzione artigianale di sapone fatto in casa. Realizzare i saponi a freddo rappresenta un modo ecologico e naturale per prendersi cura adeguatamente della propria epidermide, rendendola molto morbida e profumata. Inoltre, si tratta anche di scelta mirata al sostenibile poiché riduce drasticamente l’impiego e la diffusione di prodotti chimici.
Soprattutto in tempi antichi, realizzare in casa i saponi a freddo era un’attività comune. Quindi, chi meglio delle nostre nonne può mai sapere come farli? Nel corso di questo articolo, scopriremo il trucco della nonna che ci consentirà di creare dei saponi a freddo in maniera semplice, pratica e veloce. Ecco come fare:
Ecco il trucco per fare i saponi a freddo:
In realtà, fare i saponi a freddo è un processo molto semplice, ma solo se si seguono attentamente le direttive corrette! Seguendo la serie di passaggi riportati di seguente, con l’aggiunta del trucco della nonna, si potranno avere dei saponi di ottima qualità e dal profumo inequivocabile. Ti renderai conto che oltre ad essere un’attività soddisfacente, offre anche una serie di benefici economici e dal punto di vista ecologico.
Per la produzione in casa dei saponi a freddo, servono pochi ma specifici prodotti. Essi sono: oli vegetali (come olio d’oliva, di cocco, di mandorla o di palma), soda caustica (idrossido di sodio), acqua distillata, oli essenziali e coloranti naturali. Assieme agli ingredienti, sono necessari anche determinati strumenti, come: guanti ed occhiali protettivi, contenitore in plastica dura o in acciaio inox, frullatore ad immersione, stampini in silicone, termometro da cucina e bilancia di precisione.
Il primo step dell’intero processo prevede di dosare con precisione gli oli vegetali e la soda caustica. La quantità di soda dipende a sua volta dal tipo e dalla quantità dell’olio vegetale scelto. Per renderti i calcoli più semplici, sappi che esistono dei calcolatori online che ti faranno capire il giusto apporto da inserire. Il secondo passo prevede di aggiungere in maniera lenta e costante la soda caustica all’acqua.
Presta bene a quest’ultimo passaggio, non deve mai essere il contrario! La soda si deve aggiungere all’acqua in un luogo adeguatamente ventilato, tenendo indosso i dispositivi di protezione, quali guanti ed occhiali protettivi. Noterai che la miscela si riscalderà molto velocemente, quindi bisogna aspettare che si raffreddi e che arrivi ad una temperatura compresa tra i 45 ed 50 gradi.
Nel frattempo che la miscela si raffreddi, si fanno sciogliere gli oli vegetali a fiamma bassa fino a che non raggiungono anch’essi la temperatura di 45-50°. È fondamentale che le due miscele abbiano la stessa temperatura, o comunque abbastanza simile, prima di poterle unire. Successivamente, si versa molto lentamente la soluzione di soda negli oli appena riscaldati, mescolando poi con l’aiuto di un frullatore ad immersione.
Si mescolo fino a che il composto non raggiunge la consistenza adatta, ovvero cremosa e densa, una consistenza che prende il nome specifico di “fase del nastro“. Questo è il momento in cui, in maniera preferenziale, si decide se aggiungere gli oli essenziali che rilascino il profumo ed i coloranti naturali (es. cacao in polvere, cannella e curcuma). Il composto appena ricavato, si versa negli stampini e si ricopre il tutto con una pellicola o un panno.
Si lascia così per almeno 24 o 48 ore, un tempo necessario per far sì che il sapone si solidifichi. Trascorso questo tempo, il sapone si rimuove dagli stampi, si taglia in pezzetti e si lascia stagionare in un luogo asciutto e ventilato, per almeno 4-6 settimane. In questo tempo, il sapone si asciugherà completamente e si assesterà il processo di saponificazione. Si, ma qual è il trucco della nonna?
Per ottenere un sapone a freddo perfetto, si può aggiungere un cucchiaio di miele o di yogurt alla miscela durante la fase del nastro. Questo trucco renderà il sapone ancora più idratante e cremoso, donando una pelle liscia e rimpolpata. Infatti, il miele aiuta ad idratare la pelle; lo yogurt, invece, contiene ovviamente acido lattico che ha a sua volta proprietà esfoliante.