Come capire se le pentole che hai sono adatte all’induzione: ecco la risposta

Nel corso degli anni, i piani di cottura hanno subìto un processo di evoluzione, caratterizzandosi di nuovi design e vantaggiandosi di nuovi sistemi tecnologici pratici ed efficienti. Nonostante il progetto di base sia stato ideato nei primi anni del ‘900, i fornelli ad induzione hanno preso una grossa popolarità solamente negli ultimi anni. Di base, essi sfruttano l’induzione elettromagnetica per scaldare le pentole impiegate per la preparazione dei cibi.

Quanto concerne le pentole, è essenziale capire se sono adatte o meno per un fornello ad induzione, in quanto non tutte lo sono. Per capire se esse sono compatibili con questo sistema, bisogna valutare una serie di elementi. Quindi, nel corso di questo articolo vedremo insieme in che modo è possibile verificare se una data pentola sia adatta o meno all’induzione:

Ecco come capire se una pentola è adatta al piano ad induzione:

I piani ad induzione sono costituiti in vetroresina e richiedono delle pentole che posseggano determinate caratteristiche per riuscire a funzionare. Molto banalmente, le pentole adatte a questo tipo di sistema sono identificate con un simbolo specifico, che richiama le onde elettromagnetiche. Tale simbolo è posto sul fondo della pentola ed è la chiara certificazione che quest’ultima sia adatta all’induzione.

Esiste anche un test per capire l’effettiva adattabilità della pentola al piano: basta semplicemente avvicinare un magnete al fondo della pentola. Se si attacca, allora sta a significare che essa è idonea alla cottura ad induzione. Infatti, tali pentole sono munite di un fondo magnetico che si attiva quando poggiate sul piano, al di sotto del quale c’è una bobina. Insieme reagiscono generando un campo magnetico che riesce a riscaldare il cibo, anche rapidamente ed efficacemente.

In genere, le pentole adatte all’induzione sono progettate in materiali diversi. Quelli più comuni in assoluto, sono sicuramente: l’acciaio inox, il ferro, l’alluminio con fondo magnetico, rame con fondo magnetico, ghisa smaltata e acciaio smaltato. Quando le si acquista, è bene scegliere una pentola di alta qualità, così che si evitino graffi sul fondo che potrebbero causare una cottura non uniforme durante l’induzione.

Non vanno sicuramente prese in considerazione le pentole costituite di materiali come il rame, l’ottone, il vetro, la ceramica e la porcellana poiché non possiedono un il fondo magnetico che garantirebbe l’induzione, a meno che esse non lo abbiano integrato (quindi sempre meglio controllare il fondo e verificare se c’è il simbolo). Tuttavia, è bene specificare che si usasse una pentola non idonea all’induzione su questo tipo di piano, non accadrebbe nulla di grave.

Molto semplicemente, il campo magnetico non si verrebbe a creare. Di conseguenza, non ci sarebbe alcuna produzione di calore e tantomeno il cibo riuscirebbe a cuocersi o scaldarsi. Sulla base di ciò, è possibile affermare che utilizzare una pentola non idonea, non è per niente pericoloso ma, purtroppo, inefficace. In aggiunta, potrebbe esserci un rimedio anche a questo.

In commercio sono presenti dei dischi adattatori da posizionare direttamente sul fornello che potrebbero consentire l’utilizzo di pentole non specificamente progettate per l’induzione. Ovviamente, è lecito specificare che questa metodologia potrebbe rivelarsi vana, almeno non efficiente quanto l’impiego di pentole specifiche.

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