Pulire il marmo è qualcosa di assolutamente importante e necessario se abbiamo seria intenzione di preservare questo delicato quanto affascinante materiale da costruzione che però è amato da secoli interi anche per gli interni e per lo stesso motivo bisogna assolutamente comprendere l’importanza di una cura, in particolare per il marmo bianco.
É probabilmente la variante più amata ed apprezzata per le cucine, salotti ma anche sezioni specifiche come ad esempio elementi decorativi ed intarsiati. Nonostante sia di fatto una roccia lavorata può sporcarsi con facilità e pulirlo è molto importante perché lo sporco può effettivamente accumularsi in modo anche difficoltoso da rimuovere in un secondo momento.
Conoscere il marmo bianco
Sapere gestire opportunamente il marmo bianco è qualcosa di importante perché si tratta di un elemento di pregio che però sembra difficile da fare ritornare allo splendore originale in molti casi, trattandosi di una roccia sedimentata che in molti casi ha impiegato decine se non centinaia di anni per accumularsi.
Da un certo punto di vista è molto solido dall’altra delicato, soprattutto nei riguardi di alcuni elementi chimici e fattori che compromettono in modo importante l’aspetto ma anche la struttura del marmo bianco che è spesso riconoscibile da alcune venature che possono testimoniare anche un particolare tipo di provenienza. Cosa compromette l’aspetto del marmo bianco?
Come pulire il marmo bianco
Essendo una roccia composta per oltre metà da calcare sedimentato, è quello presente nella comune acqua che utilizziamo anche per la pulizia del marmo spesso ad essere un problema potenziale per l’aspetto di questo bel materiale. Esistono prodotti appositamente concepiti per la pulizia ma possiamo anche utilizzare metodi fai da te.
- Acqua demineralizzata che è povera di calcare
- Sapone di Marsiglia o altro detergente neutro
- Acqua ossigenata in quantità ridotte
- Aceto di vino bianco per garantire una maggior preservazione del bianco
- Detergenti specifici
È importante ricordare di eliminare sempre ogni traccia di umidità dal marmo sia una volta utilizzata la superficie, ad esempio il piano cucina anche dopo averlo pulito, l’acqua come detto una volta asciugata mantiene le tracce di calcare che sono difficili da togliere poi quindi bisogna agire immediatamente o prima possibile.
Il marmo bianco tende in molti casi a perdere il bianco anche se lo preserviamo attentamente questo è dovuto all’ossidazione presente nelle tracce di metalli come il rame o il ferro che inevitabilmente con il tempo tendono a svilupparsi, soprattutto per la superficie che non viene curata con sufficiente dovizia.