Coltivare topinambur: ecco cosa sapere prima di iniziare

In questo articolo di oggi vogliamo dedicare la nostra attenzione alla coltivazione del topinambur. Lo conoscete già? Bene, in caso contrario ve ne parliamo noi e vi diciamo che si tratta di una pianta erbacea che ebbe origine in America e che è famosa con il nome di “carciofo di Gerusalemme”.

Quel che sappiamo su questa pianta è che è di tipo rustico considerando anche il fatto che cresce ovunque in modo del tutto spontaneo. Questo vegetale, inoltre, ha bisogno davvero di cure irrisorie e viene utilizzato soprattutto in ambito conosciuto, motivo per il quale è ad oggi conosciuto in tutto il mondo.

Topinambur: di che si tratta?

Quando parliamo di topinambur sappiamo è una pianta infestante ed è provvista di un ricco impianto radicale capace di produrre tuberi commestibili in profondità, anche se hanno un gusto decisamente amarognolo. Questa pianta si può coltivare non soltanto per via dei tuberi, dato che si possono consumare cotti e crudi, ma anche per via della produzione di etanolo.

Quel che non tutti sanno è che da questo famoso tubero si può benissimo ricavare la farina di topinambur, farina che risulta essere assolutamente perfetta per la preparazione di alimenti indicati per celiaci ed anche diabetici. Ad ogni modo c’è da dire che, se si deve parlare della coltivazione del topinambur, è necessario seguire determinate indicazioni.

Cosa c’è da sapere sulla coltivazione del topinambur?

Intanto diciamo che il topinambur si può coltivare sia in vaso che sul terreno stesso e che il bulbo deve essere piantato sempre e solo a fine primavera, per poi raccogliere la radice tra i mesi di maggio e di settembre. Ad ogni modo possiamo dire che sono una serie di tipologie di coltivazione di topinambur e le vedremo insieme qui sotto.

  • Coltivazione di topinambur in vaso;
  • coltivazione nell’orto;
  • coltivazione sul balcone.

Nel primo caso la coltivazione si deve fare all’interno di un grande contenitore, uno in cui la pianta sia in grado di sviluppare al meglio la sua radice. Questo è davvero qualcosa i molto semplice in quanto basta usare del buon terriccio ricco di nutrienti da innaffiare in maniera abbondante ma mai eccessiva.

Per quel che riguarda la coltivazione nell’orto è necessario scegliere uno spazio sufficiente in modo tale che la pianta cresca liberamente. Infine parlando della coltivazione in balcone, quel che possiamo consigliarvi è prendere un vaso ampio da riempire con un mix di argilla e terra in cui interrare il tubero a quindici cm di profondità.

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