Come si pianta il rosmarino: ecco cosa devi sapere

Partiamo dal presupposto che si tratta di una pianta aromatica per eccellenza, è infatti tra gli aromi più utilizzati in assoluto in cucina e anche tra i più apprezzati della cucina tradizionale. Perfetto per insaporire i piatti, senza contare che apporta anche dei benefici per il nostro organismo. E’ poi è un ottimo stimolante specialmente nei casi di debolezza e astenia.

Insomma si tratta di una pianta davvero diffusa e utilizzata in Italia e forse anche per questo motivo è bene sapere come utilizzarla, come seminarla e al tempo stesso quali sono i procedimenti a cui prestare attenzione per avere una perfetta coltivazione. Entriamo nel dettaglio per non avere delle sorprese.

Rosmarino: irrigazione e concimazione

Per potere mantenere il rosmarino in salute quello che si deve fare è che questa pianta ama dei climi caldi e molto spesso ha solo bisogno dell’umidità dell’aria. Quindi ha bisogno di una irrigazione costante specialmente nei primi mesi di vita. Inseguito è possibile bagnarla anche solo ai piedi e in particolare nei periodo di grande caldo.

Non serve tanta acqua. La concimazione poi non deve mai essere una operazione obbligatoria ma può portare un grande apporto nutritivo, specialmente se fatta almeno due volte all’anno. E’ bene sapere che la piata del rosmarino si sviluppa radicando la talea. Il periodo migliore per fare questo passaggio è sempre la primavera.

Prendersi cura del rosmarino: ecco cosa altro fare

Seminare la pianta del rosmarino è molto facile, ma quello che ci si deve ricordare è che è anche molto spessa sottoposta a degli attacchi da parte degli insetti che arrivano specialmente quando si creano dei ristagni e quindi anche per questo motivo è bene stare attenti al modo in cui si porta avanti la semina.

  • Il rosmarino è una pianta che non ha bisogno di grande cura
  • Ama il clima caldo
  • E’ bene stare attenti ai ristagni

Quindi per capirci, per portare avanti una semina che sia giusta, quello che si deve fare è prendere un rametto da una pianta che sia già esistente, meglio se preso dalla parte bassa della pianta e che sia vicina alle radici. Poi togliere le foglie lasciandole in caso solo sulla cima e lasciarle solo in parte sulla corteccia.

Da li a poco si inizieranno a vedere le radici specialmente dopo avere lasciato il rametto nell’acqua. Dopo un determinato periodo sarà possibile portare il rametto dall’acqua al vaso e permettere che la pianta possa crescere in modo sano e rigoglioso. I passaggi sono questi e fondamentali, non resta che farlo.

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