Come e quando potare le rose: ecco i tre trucchetti dell’esperto

La rosa identifica forse il tipo di fiore più riconoscibile, diffuso per la sua bella estetica ma anche per il forte potere simbolico e comunicativo, allo stesso modo i roseti, ossia dove questi fiori naturalmente crescono, necessitano di cute molto specifiche ed una potatura molto specifica e nei periodi giusti, esistono infatti guide intere su questo ambito.

Come e quando potare le rose è qualcosa che tutti gli appassionati di questa specie deve apprendere e conoscere nella maniera quanto più precisa questa metodologia, così da preservare non solo lo stato di salute della pianta ma anche la sua crescita ed estetica finale, condizione rende necessaria la “giusta potatura”. Come effettuarla, e quando?

La potatura

Le rose sono costituite in una specie anzi una famiglia molto grande che può comprendere centinaia e centinaia di esemplari diversi, quelle tradizionalmente riconosciute con i boccioli sono solo alcune decine tra le varianti, ma tutte hanno generalmente, almeno tra quelle impiegate per funzioni estetiche, un comportamento arbustivo nella maggior parte dei casi.

La potatura è generalmente necessaria per controllare la crescita ma anche ad esempio per ridurre al minimo la presenza di malattie e parassiti però serve anche a permettere alla pianta stessa di utilizzare al meglio la fotosintesi clorofiliana dal sole. Un arbusto non potato correttamente o non potato affatto avrà enormi difficoltà nella crescita.

Come e quando potare le rose

Quando è il periodo corretto per potare le rose? Generalmente quelle a comportamento cespuglioso vanno potate con interventi mirati a partire dalla parte finale della stagione invernale, quindi con l’inizio della primavera come termine massimo. Se il nostro cespuglio di rose è molto voluminoso possiamo potarlo in maniera generica già parzialmente con l’autunno. Per potare:

  • Bisogna rimuovere tutti i rami troppo piccoli e sottili come quelli secchi che non servono alla pianta
  • Quelli di forma troppo sbilanciata e storta
  • I rami che sono oramai d’intralcio per la pianta e che non permettono di sviluppare una corretta entrata della luce

Particolare attenzione da dare ai rami non troppo vecchi, fino a 2 anni, che sono riconoscibili dal colore verde o verde scuro, questi sono quelli “utili” che vanno accorciati nella estremità senza esagerare, in modo da lasciare sane almeno 2 – 3 gemme per estremità in modo che queste possano generare in nuove ramificazioni e fiorire nuovamente.

I tagli devono sempre essere effettuati con grande cura, ed in modo netto, in particolare con delle cesoie robuste e ben affilate ma mai tagliando in maniera orizzontale rispetto al ramo bensì in modo trasversale in questo modo si riduce al minimo la possibilità che l’umidità e la pioggia possa accumularsi sulla sezione tagliata e far marcire i rami.

Lascia un commento