L’aloe è una pianta grassa i cui benefici sono noti a tutti, in quanto non si tratta di un semplice vegetale utilizzato in campo ornamentale che può essere utile anche per il benessere e soprattutto per realizzare prodotti cosmetici. Molte persone si avvicinano dunque alla coltivazione di questa pianta poiché permette loro di rispondere positivamente a diversi bisogni.
Ma che cosa bisogna sapere in merito alla coltivazione dell’aloe? Questa pianta non richiede moltissime attenzioni, ma è giusto analizzare punto per tutte le sue richieste in modo da fare un buon lavoro e soprattutto poter avviare una coltivazione che sappia garantire il raggiungimento dei risultati sperati. Ecco, dunque, tutto quello che c’è da sapere sulla coltivazione dell’aloe vera.
Qualche curiosità sull’aloe vera
L’aloe vera è una pianta grassa che viene ampiamente richiesta per la sua bellezza ed unicità, anche se il suo impiego è annoverato anche nel settore della cosmesi e del benessere. Questo vegetale è nato in Arabia, ma con il passare del tempo si è diffuso anche nei vari continenti, diventando una pianta di riferimento soprattutto nella zona del Mediterraneo.
La parte più preziosa di questa pianta è appunto il gel che si trova all’interno delle foglie, il quale può essere utilizzato non solo per elementi di bellezza, ma anche in campo fitoterapico ed erboristico. Ovviamente raccogliere questo succo non è così facile, in quanto le foglie devono essere prima tagliate e poi spremute poiché dopo sarà doveroso procedere al trattamento che va a purificare questa sostanza.
Come si coltiva l’aloe vera?
L’aloe vera è una pianta che oggi risulta essere molto diffusa e che ognuno di noi può coltivare a casa propria senza particolari problemi. Si tratta infatti di una pianta grassa che può essere seminata nella propria aiuola oppure può essere piantata in un vaso e tenuta in casa. A tal proposito è bene sapere che bisogna prendere degli accorgimenti utili alla crescita della pianta. Bisogna infatti sapere che:
- L’aloe ha bisogno di un suolo ricco di argilla, ghiaia e un po’ di torba
- Il terreno deve essere drenato
- Non va annaffiata dopo la messa a dimora
- Ha bisogno di pochissima acqua per sopravvivere
La prima cosa da sapere è che il terreno adatto ad accogliere un’aloe deve essere misto, in quanto è necessario che al suo interno siano presenti elementi come ghiaia, torba, argilla e anche un pochino di sabbia. Bisogna poi consentire un buon drenaggio al suolo in quanto troppa acqua potrebbe far marcire le radici della pianta e l’aloe non necessita di molta acqua per vivere.
Dopo la messa a dimora, infatti, bisogna astenersi dall’annaffiarla per almeno due settimane e successivamente si può annaffiare una volta a settimana d’estate mentre una volta al mese in autunno e in inverno. Questo perché l’aloe non teme la siccità e riesce a resistere alle temperature più alte anche laddove non avesse abbastanza acqua per idratare le sue radici.