Coltivare fico d’India: ecco i tre trucchi da seguire

Per chi è appassionato di giardinaggio, una cosa è certa, il fico d’india è qualcosa di davvero interessante. Una sfida di non poco conto, considerando anche il fatto che si tratta di un frutto davvero pieno di benefici molto apprezzati anche in cucina. Insomma un toccasana per qualsiasi persona decida di mangiarlo.

Ovviamente è giusto sottolineare che per avere un risultato ottimale anche se non perfetto è sempre necessario portare avanti una coltivazione esatta e quindi seguire dei passaggi che sono altresì fondamentali e senza i quali nulla potrebbe essere. Entriamo quindi nel dettaglio per capirci meglio e per avere delle notizie interessanti.

Fico d’india, come coltivarlo?

Partiamo da presupposto che la coltivazione in vaso è quella considerata più popolare e che quindi viene utilizzata più spesso, questo perchè di fatto consente di avere di potere realizzare delle piantine anche dove si ha poco spazio e poi cosi è possibile anche controllare al meglio quella che è la crescita delle stesse. Insomma ci sono solo dei vantaggi di non poco conto. Il fico d’india riesce a prosperare in vaso senza problemi.

Tanto per cominciare è bene utilizzare un vaso di dimensioni adeguate che possono andare dai 15 ai 30 centimetri di diametro, poi il terriccio è bene che sia anche generico ma che abbia al suo interno una perfetta sostanza drenante e che sul fondo ci sia anche della ghiaia. La posizione del vaso è in pieno sole.

Annaffiatura e concimazione

La pianta va annaffiata quando il terreno è completamente asciutto e non bisogna mai esagerare, è sempre bene che tutto sia portato avanti in modo moderato. In inverno, ad esempio è possibile anche ridurre le annaffiature e di molto, mentre il concime deve essere fatto con un fertilizzante che sia equilibrato.

  • Il fico d’india va sempre coltivato nel modo giusto
  • In vaso è il migliore modo
  • Attenzione all’innaffiatura

Ovviamente è possibile anche piantare il fico d’india in campo anche se la cura sarà diversa considerando anche che sarà più difficile proteggerlo dai parassiti e dalle malattie. Anche in campo la posizione migliore resta sempre quella in pieno sole cosi come la coltivazione in vaso. Le piante vanno messe ad una distanza di 3 0 4 metri.

Per quello che concerne l’irrigazione serve sempre che sia irregolare, le piante giovani vanno irrigate una volta al mese ed è bene stare attenti a non fare dei ristagni e per le piante adulte bastano le piogge salvo i periodi in cui ci sta una prolungata siccità. In quel caso si devono prendere altri provvedimenti.

Lascia un commento